Quando mesi fa fui contattato da Giusy Armida per la partecipazione ad un suo progetto teatrale (Notre Dame de Paris) accettai senza esitazione…d’istinto. Venuto a conoscenza del personaggio che avrei dovuto interpretare (arcidiacono)..non vi nascondo che provai un senso di smarrimento…per la complessità dello stesso e per i miei “limiti artistici”. Iniziai le prove per gioco…mi spaventava la partecipazione ad un Musical così impegnativo.
Claude Frollo è un personaggio del romanzo di Victor Hugo – Arcidiacono della Cattedrale di Notre Dame di Parigi, sacerdote erudito e alchimista solitario. E’ l’archetipo dell’uomo intellettuale, appassionato di scienza e religione. La sua improvvisa e tarda passione amorosa per Esmeralda lo porterà a cadere nel peccato e ad abbandonare rapidamente i suoi studi e la sua curiosità sofistica, diventando un essere malvagio e criminale pronto a fare di tutto pur di raggiungere il proprio scopo.
La storia comunque è nota a tutti.
Con il passare del tempo, lentamente…mi sono affezionato al ruolo …la sua essenza è entrata in me…sono diventato “Frollo”.
Lungo il cammino…mi sono reso conto che tutti i “ruoli” erano stati assegnati con grande “intuito”. Abbiamo lavorato con il dovuto rispetto e quasi empaticamente ci siamo rapportati l’uno verso l’altro…non tenendo conto ne della differenza di età ne tanto meno delle esperienze teatrali…quasi con professionalità.
Non sono mancati, come sempre accade, momenti di stanchezza e di sconforto, che abbiamo superato alla grande con intensità umana.
In tutti questi mesi ho constatato la grande “passione” di Giusy Armida che vive la danza come essenza vitale.
Così siamo arrivati al debutto, avvenuto al teatro “La Provvidenza” di Vallo della Lucania…emozionati, con qualche lacrima…ma forti e sicuri nel donarsi al pubblico.
In una atmosfera che mi piace definire “magica” abbiamo avvertito la partecipazione emotiva del pubblico…ci siamo sentiti un tutt’uno…nessuna linea ha definito confini tra noi e voi….ci siamo sentiti “amati” e vi abbiamo “amato”.
Ringrazio per le foto Giuseppe Sivo e Vito Sansone (penultima).
Con la stima di sempre!
Angelo Risi