Oggi piove e dal momento che siamo ancora tutti o quasi tutti in quarantena, ho deciso di scrivervi. Così…tanto per passare il tempo.
Durante questo periodo ho letto ed ascoltato molto…ma credo sia successo a tutti. Che sia un bene o un male navigare sui social non lo so. Vero è che ci forniscono informazioni e soprattutto spunti di riflessione. Va comunque detto che bisogna stare attenti alle bufale, ne circolano tante.
Che il virus Covid -19 sia scappato da un laboratorio o che sia stato trasmesso all’uomo da un animale poco importa. Vero è che è partito dalla Cina. La storia la conosciamo tutti. Mi voglio soffermare, senza tediare, sulla questione italiana per ovvi motivi.
Già in un precedente “articolo” manifestavo alcune perplessità a riguardo la gestione dell’emergenza sanitaria: http://www.angelorisi.it/?p=2513 . Detto questo vi ricordo che il Governo e le Regioni erano consapevoli di quanto sarebbe successo. A tal proposito vi invito a leggere questo articolo: https://www.corriere.it/cronache/20_aprile_22/coronavirus-piano-segreto-pronto-gennaio-55-pagine-scenari-choc-decessi-terapie-intensive-43356a72-8458-11ea-8d8e-1dff96ef3536.shtml
Al di là delle Teorie e dei fiumi di parole versate a sostegno di questa o di quell’altra posizione, a questo punto una cosa appare chiara: a farne le spese e a soccombere è stata una fascia debole della popolazione (anziani e soggetti che già presentavano una o più patologie). Vi evidenzio questo articolo: https://www.lastampa.it/cronaca/2020/03/18/news/coronavirus-l-istituto-superiore-di-sanita-solo-12-le-persone-decedute-senza-patologie-pregresse-1.38605276?fbclid=IwAR3gHrz399hAjj_AA1VsIlynrPK0sEW2YcRC4mJ9SJvh_j94HExtfAAl2nI
Lungi da me l’idea di voler sminuire la gravità della situazione, trattandosi oltretutto di un virus sconosciuto e pertanto, non si conosceva la sua aggressività; ma io mi chiedo se non era facilmente intuibile che soprattutto questi soggetti andassero tutelati.
Alcune Regioni hanno invitato i titolari di strutture residenziali (RSA) per persone non autosufficienti, anche anziane, a manifestare la disponibilità ad accogliere pazienti Covid – 19 positivi che non necessitano di ricovero in ambiente ospedaliero. Vi linko l’articolo: https://www.nextquotidiano.it/lazio-come-la-lombardia-sui-malati-covid-nelle-rsa-come-stanno-le-cose/ (potrebbero non essere le uniche Regioni).
Abbiamo assistito alla chiusura degli ambulatori dei medici di base (ogni contatto è avvenuto per via telefonica ed ogni istanza per via telematica). Siamo stati invitati a non recarci al Pronto Soccorso. Siamo stati confinati in casa. Solo all’aggravarsi della situazione, quando già l’organismo abbontantemente compromesso, solo allora le ambulanze hanno potuto trasportare i pazienti in Ospedale.
Negli ultimi giorni, da più parti ho letto un pensiero medico: “ importante è curare a casa, non aspettare di andare in rianimazione.“
La battaglia contro il Coronavirus è continuata, e tra i medici in prima linea c’è il professor Paolo Ascierto al centro di un dibattito scientifico per l’utilizzo del Tocilizumab, farmaco anti artrite che continua a dare segnali positivi in tutta Italia.
Il primo cittadino di Santa Lucia di Piave, medico, parla della sua esperienza personale nella cura dei pazienti, una decina in tutto su 2mila, e della “strana” gestione del http://www.trevisotoday.it/attualita/coronavirus-cura-plaquenil-medico-santa-lucia-piave.html?fbclid=IwAR2nSQSmOniOOCQ77cVukv5TxGaZch94hGzxqQQruHu35TJ7H61nm-Ac7DM
E’ di oggi la notizia che un gruppo di medici di base dell’hinterland milanese ha deciso che non poteva rimanere a guardare i pazienti «cuocere» a casa con la febbre. E ha elaborato un protocollo d’intervento, basato sulla idrossiclorochina. Risultato: nessun paziente è finito in terapia intensiva: https://www.panorama.it/news/salute/curati-casa-clorochina?utm_campaign=RebelMouse&socialux=facebook&share_id=5482975&utm_medium=social&utm_content=Panorama.it&utm_source=facebook&fbclid=IwAR0kuwmYGeuL-ETcKBg3RIzL3mrCxGbBoAlsqcjOZXqXyU2cLi8SGhDjLFM
Detto questo non vado oltre in tal senso per non sconfinare in campi che non sono di mia competenza.
Io penso che abbiamo vissuto e continueremo a vivere l’inferno in terra. Un Governo consapevole della situazione in cui versava la Sanità Italiana…ma tanto cauto a non voler allarmare la popolazione, ci ha segregato in casa…mettendoci l’uno contro l’altro. Un’Italia divisa, Nord contro Sud e viceversa. Una caccia all’untore. Una Costituzione calpestata. Pagine dolorose, angoscianti e buie che questo paese mai aveva vissuto negli ultimi cinquant’anni. Una strage. Abbiamo avvolto in un lenzuolo bianco i nostri anziani…la memoria storica. Gli uomini e le donne che con le loro braccia e il loro sudore ricostruirono l’Italia. Li abbiamo strappati ai loro affetti e abbiamo negato loro l’ultimo abbraccio. Abbiamo messo a rischio finanche la sicurezza degli operatori sanitari. Tanti di loro per carenza mezzi di protezione sono morti. A tutti i medici e agli operatori sanitari giunga il mio fraterno abbraccio. Sono loro il vero cuore di questa Nazione. Concludo dicendo che la Salute è un diritto e la verità è necessaria. Vi sono morti che gridano giustizia.
Vi abbraccio Con la stima di sempre!
Angelo Risi