La danza è una disciplina…
nasce laddove esiste una sensibilità.
( La piccola Asia Bianco – Scuola Teatro San Carlo di Napoli)
Con grande fatica, alla fine si riesce ad esprimere ciò che si ha dentro…
quasi una ribellione dell’anima.
( Giusy Armida e Luigi Fortunato nel Piccolo Principe)
Si esprime con il corpo, ciò che il romanzo di una vita non potrebbe.
( Attilia Jen Maiese)
(Luigi Fortunato)
Costruire un grande spettacolo non è facile. Occorre una grande sensibilità artistica e non solo.
Giusy Armida riesce a raccogliere intorno a se tutto un mondo.
Ecco perche lo fa…
Quando tre anni fa ….accettai di accompagnarla in questo suo percorso…mi promisi di non lasciarla mai sola.
E’ forse per questo che ho accettato il ruolo di cattivo…dopo il vescovo in Notre Dame de Paris….Jafar…
Ho lasciato passare dei giorni prima di scrivervi…Chi fa teatro, conosce bene le difficoltà che si hanno per “entrare” nel “personaggio” e farlo rivivere; come sa bene che è ancora più difficile “uscirne” e ritrovare se stesso. C’è da dire che a lungo. . resterà, un po del personaggio…nell’attore.
Mi duole, aver dovuto constatare l’assenza della stampa cilentana…presente in ogni dove…tranne qui: in un “impegno sociale”. Il pubblico ha gradito …e questo è ciò che conta.
Consapevole della libertà di espressione, che il ballo sa donare e del sogno che appartiene al teatro…non mi dilungo. Per ringraziare tutti …ringrazio voi, che sempre ci seguite.
La magia di questa sera…..continuerà.
Con la stima di sempre.
Angelo RISI