Il comune di Centola ha dato il benvenuto alla primavera…organizzando alla frazione Palinuro una Rassegna delle Infiorate artistiche.
Non potevo non visitare questa manifestazione…per motivi ovvi: per quanto cerco di raccontare in questo blog…per quanto anche questa forma di arte mi emoziona e mi appassiona.
Non è facile descrivere ciò che ho provato …una esplosione di fiori e di colori…un’arte che cura la bellezza e l’amore per la natura…una miscela di sacro e profano…di mito e storia.
I profumi del luogo si sono mescolati alla fede religiosa…aspetti genuinamente popolari e immediati …la capacità di esprimere con i fiori le proprie emozioni e i propri sentimenti di fronte al mondo che cambia.
Dove e quando è nata la tradizione dell’Infiorata?
La risposta ce la dà il gesuita Giovan Battista Ferrari, senese, nel suo ”De florum cultura” pubblicato in latino nel 1633 e in una seconda edizione in italiano nel 1638. Il Ferrari ci descrive con dovizia di particolari la prima infiorata fatta in Vaticano il 29 giugno 1625 in occasione della festa di S. Pietro e Paolo:”Ad usi più nobili gli stessi fiori, sfrondati e sminuzzati (..) contraffanno le più nobili pitture ne’ colori e nel resto dell’apparenza. Non ha più di tredici anni che una tal foggia di pittura per la prima volta ci rappresentò Benedetto Drei soprastante alle masserizie della fabbrica vaticana, poscia seguito ogni anno di fare unitamente col figliolo Pietro Paolo (..)” L’autore descrive poi i fiori adoperati per ottenere i vari colori: ”rappresenterà la carnagione della faccia bruna il garofano ricamato. La rosa dipingerà le guance (…) formerà le pupille degli occhi il fiore scuro, che dal turchino tira al nero, chiamato giacinto botriode, cioè fatto a grappoli, ò comato il minore (..)
La prima infiorata allestita per la festività del Corpus Domini risale al 1778 (anno in cui vennero allestiti alcuni quadri floreali nella via Sforza di Genzano) oppure al 1782 (anno in cui un tappeto coprì l’intera via senza soluzione, di continuo). Da allora le località in cui si allestiscono infiorate in occasione nella ricorrenza del Corpus Domini sono numerose, specialmente dell’Italia centrale, ma anche dell’estero.Fra quelle fuori Italia merita di essere ricordata l’infiorata dell’Orotava, nelle Isole Canarie, in quanto i quadri sono ottenuti con la posa di erbe colorate, anziché petali di fiori. In alcune località non italiane (per es.,Kobe, in Giappone) da qualche anno si allestiscono infiorate sul modello di quelle tradizionali, ma prive di legame con le festività religiose cristiane.
Che coincidenza il rintocco delle campane…da sottofondo a questi video…rintocchi quasi a voler espandere nell’aria della località rivierasca il profumo di tutti quei petali adagiati sul lastricato della piazza.
I Maestri infioratori, e le loro opere, mirano dunque a raccontare eventi riguardanti l’arte, la religione, la storia e il folklore del territorio e del mondo, mantenendo sempre uno stretto rapporto con importanti temi di attualità e mostrando quindi il vitale nesso tra la conservazione e l’innovazione, tra radici e futuro.
Alcuni particolari…
Una piazza quella di Palinuro …che ha sensibilizzato i “cuori”…ha reso più belle le nostre “anime”…ha evidenziato tutto un “mondo” da rispettare e trasmettere alle future generazioni…un mondo di arte, di bellezza, di cultura e di natura.
Con la stima di sempre!
Angelo RISI