L’urlo straziante, frutto di quel dolore lacerante, allorquando ti strappano il bene più prezioso.
Madre, figlio, donna, uomo, giovane e vecchio…nessuno ne è, ne tantomeno ne sarà mai risparmiato. Tante volte ognuno di noi “vive” il dolore. Tante volte la nostra strada è la “via del calvario”.Quante volte ci chiediamo:perché a me?
In questi giorni è doverosa questa riflessione, ad di là di sentirsi cristiani credenti e non…perché il dolore, ripeto, tocca a tutti. Siamo viandanti in un tempo senza fine. Siamo naufraghi di un mare tempestoso. Il dolore va “abbracciato” , va “vissuto”….entra nel sangue, irrora ogni singola cellula del nostro corpo. Il dolore riesce a metabolizzarlo solo chi conosce amore.
L’amore è l’antidoto per la vita. Una madre sa amare. Una madre crede e confida nel domani…nella vita. Difatti il “figlio” è risorto. Il senso della Pasqua e della resurrezione: “dal dolore, chi sa donare amore, rinasce”. Rinascita, quale voto augurale per l’umanità è il mio fervido augurio per voi tutti.
Angelo Risi
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